Nutriti bene, vivi meglio

Aumenta la motivazione alla dieta con la rubrica del lunedì "motivAzione". Se ti nutri bene, guadagni salute.


motivAzione | 5 soluzioni per avere risultati. Dai pazienti per i pazienti

Dietista Vanessa Marrone 03/02/2014 0

Leggi le soluzioni pensate dai miei pazienti che hanno difficoltà nel seguire la dieta e trova quella che potrebbe fare al caso tuo. Non pensare al problema, pensa alle soluzioni.

Dopo gli ultimi articoli più teorici sui blocchi della comunicazione che minano il rapporto operatore-paziente, questo lunedì voglio darti indicazioni molto pratiche. Per cosa? Per risolvere le difficoltà che incontri nel modificare le tue abitudini alimentari. Ho detto più volte, infatti, che di fronte ad un ostacolo che ti impedisce di andare avanti, puoi scegliere o di arrenderti o di trovare una soluzione per superarlo.

"Dottore', la fai semplice tu! Io di soluzioni non ne vedo!", mi dicono spesso i pazienti. E invece, dopo qualche minuto, ragionando mediante le tecniche dell'approccio motivazionale, di soluzioni ne vengono fuori tante, curiose e imprevedibili, ma soprattutto efficaci. Nel momento in cui la persona riesce a mettere da parte il disfattismo e trovare le risorse, può pensare quello che gli è più congeniale. E quando mette in pratica la soluzione trovata, la persona si muove in direzione degli obiettivi. 

Non possiamo neanche lontanamente immaginare quanto sia smisurata la nostra capacità di problem solving, di ricerca di soluzioni al problema. Per farla fruttare l'imperativo è: 
non pensare al problema, pensa alle soluzioni.

Fatta questa doverosa premessa, passo in rassegna alcune delle soluzioni attuate dai pazienti (ho semplificato la casistica e i dettagli per una più agevole comprensione):

• problema "fuori pasto dopo cena": "La sera davanti alla tv mio figlio e mio marito mangiucchiano e mi viene una tentazione a cui proprio non so resistere ...". Alcune persone hanno trovato utile concordare uno spuntino per il dopo cena. Abbiamo pensato ad una piccola merenda che desse soddisfazione al languore senza compromettere il dimagrimento.

• problema "mangio per nervoso": quando i fuori pasto sono frequenti, difficilmente si tratta di fame chimica. Più probabilmente è una fame emotiva (ansia? Noia? Tensione?). I pazienti sono bravissimi nel riconoscere questo comportamento disfunzionale, magari con l'aiuto di un diario alimentare. Spesso traggono giovamento dal concordare dei passatempi da mettere in atto nel momento in cui sono tentati di aprire la dispensa o il frigorifero. Solitamente, superati i primi 10 minuti, recuperi la serenità e l'istinto di mangiare viene meno. 

• problema "tentazioni a tavola": Eugenia è particolarmente golosa di pasta. Sebbene riconoscesse che la sua razione dovrebbe essere di 100 grammi, il più delle volte ne mangiava 200. Eugenia ha deciso di coinvolgere la madre nel suo percorso in modo che cucini precisamente la quantità di pasta che consumano, né più né meno. In questo modo non ci saranno avanzi ed Eugenia non sarà tentata. 

• problema "fame": "Ho ancora fame appena finito di mangiare". Hai provato a masticare più lentamente? Hai aspettato 20 minuti per dare tempo allo stomaco di percepire la sazietà? E' veramente fame chimica? Se hai risposto di sì a tutte e tre queste domande, hai mangiato troppo poco ed è bene che aumenti le quantità.

• problema "non vedo risultati": non percepire progressi è fortemente demotivante. Spesso i pazienti sono erroneamente convinti di essere in una situazione di blocco o addirittura di aver preso peso. Oltre che pesarsi sulla bilancia, i pazienti fanno caso ai buchi della cinta, ai gancetti del reggiseno, ad un paio di pantaloni stretti o alla camicia preferita che non mettono più da diverso tempo. Potresti imparare anche tu a riprendere il contatto con il tuo corpo per renderti conto dei risultati.

Per sviluppare le tue doti di problem solving hai bisogno di due prerequisiti: capacità di riconoscere il problema e volontà di manifestarlo. Con il colloquio motivazionale e qualche minuto di ragionamento faremo il resto.

Hai altre soluzioni? O Hai trovato utile qualcuna di queste? Puoi condividere la tua esperienza scrivendo un commento sotto o puoi contattarmi in privato inviandomi una mail attraverso questo contact form.

Commenti

Lascia il primo commento!

Newsletter

Archivio

© 2013 Dott.ssa Vanessa Marrone. Tutti i diritti sono riservati. Privacy policy

Back to top